[Ultima violenza. Copioni] ([1983])

Sottounità

Tipologia: fascicolo o altra unità complessa

Segnatura definitiva: AGF-03.1-026.01

Copione dattiloscritto rilegato – in fotocopia e con annotazioni manoscritte di Giuseppe Fava – intitolato Ultima violenza, [ 1983 ], 94 carte.

Copione dattiloscritto di Giuseppe Fava – in fogli sciolti e con note autografe – intitolato Ultima violenza, [ 1983 ], 106 carte.

Copione di scena dattiloscritto rilegato – con timbro del teatro Stabile di Catania e annotazioni manoscritte di Giuseppe Fava – intitolato Ultima violenza [sotto al titolo in copertina qualcuno ha aggiunto «speriamo!»], [ 1983 ], 156 carte, contenente ulteriori integrazioni rispetto al copione dattiloscritto in fogli sciolti (quali le pagine aggiunte 31b-32c e la didascalia all’inizio del secondo atto), schizzi di Mirko Magistro alle pagine 46 (sul fronte schizzi di mani e sul retro quello di un volto, con didascalia dell’autore «Lo Presti durante le prove della violenza di Pippo Fava»), 53 (sul retro schizzo di un volto, con didascalia dell’autore «Turi Scalia… in attesa») e 54 (sul retro schizzo di un volto, con didascalia dell’autore « Vincenzo Ferro … che farà?») nonché grappette tipiche della tecnica teatrale della drammatica italiana, ovvero segnali finalizzati ad indicare gli alti e i bassi degli attacchi della voce.

Consistenza:

356 carte

Nota dell'archivista:

Dall’analisi dei documenti si evince che l’autore redasse in prima istanza un copione dattiloscritto senza rilegarne le carte, per poi fotocopiarne il testo e rilegare invece le fotocopie. Solo allora tornò a lavorare sull’originario copione battuto a macchina, sostituendovi e aggiungendovi alcune pagine dattiloscritte ex novo per apportare delle modifiche in vista della realizzazione finale del copione di scena. Nel corso dell’ordinamento il sotto-fascicolo è stato organizzato sulla base di queste deduzioni. Così si è preferito collocare come primo documento il copione rilegato in fotocopia, considerato che il relativo originale dattiloscritto in fogli sciolti – disposto a seguire – è stato successivamente integrato dall’autore ai fini dell’elaborazione del copione di scena, che infatti riporta in forma definitiva i contenuti delle carte inserite tra quelle del copione dattiloscritto originale. Dunque nello specifico, ad eccezione di pagina 13 (tratta da un ulteriore originale dattiloscritto non rinvenuto in archivio), il copione in fotocopia restituisce il testo originario precedente ai rimaneggiamenti, visibili invece dal copione dattiloscritto in fogli sciolti. Quest’ultimo, tra le carte originarie, presenta difatti anche quelle contenenti variazioni, così numerate: 31b e 32c (aggiunte al testo originario), 34 (sostituita alla n. 34 del dattiloscritto originario), 56a (sostituita alla n. 56 del dattiloscritto originario), 56b e 56c (aggiunte al testo originario), 64 e 65 (sostituite alle nn. 64-65 del dattiloscritto originario), 78a (sostituita alla n. 78 del dattiloscritto originario), 78b e 78c (aggiunte al testo originario), 93 e 94 (sostituite alle nn. 93-94 del dattiloscritto originario).
In quanto alle grappette presenti sul copione, si suppone che possano essere state apposte da Turi Ferro, ritenuto uno degli ultimi interpreti della drammatica italiana di cui esse sono espressione (Cfr. SicaA_2013; RandazzoP_2023).

Lingua della documentazione:

• ita

Fonti

• SicaA_2013 = Anna Sica, La Drammatica. Metodo Italiano, Mimesis, 2013
• RandazzoP_2023 = Pierlorenzo Randazzo, La scena rivoluzionaria di Giuseppe Fava, Navarra, 2023

Link risorsa: http://141.94.31.244:8080/fonds/7/units/118